La torta in cielo
(ITALIA, 1973)
(ITALIA, 1973)
Sul cielo di una borgata romana, in una mattina come tante, gli abitanti avvistano in cielo un misterioso oggetto che si avvicina sempre di più alle abitazioni.
Incuranti del panico degli adulti i bambini si avvicinano al presunto disco volante scoprendo che si tratta di una enorme torta di cui fanno man bassa, rimpinzandosi di panna, cioccolata e canditi.
Le autorità militari e civili, persuase contro ogni evidenza di una imminente invasione aliena, cercano di allontanare la popolazione e in particolare i bambini del quartiere dalla torta, arrivando a spargere la voce che sia avvelenata, notizia che sarà smentita in televisione dai bambini stessi.
Ma il dispiegamento militare messo a controllo dell’oggetto, nel frattempo atterrato su una piccola altura (monte Chicco, nel racconto di Rodari monte Cucco, come nella toponomastica originale) non fermerà la gioiosa banda dei bambini che riuscirà a introdursi nella torta e a conoscere il suo stravagante abitante: Thomas (nel racconto il professor Zeta), un giovane pacifista, figlio di un produttore di armamenti, che ha sabotato un ordigno bellico costruito dal padre riempendolo di dolciumi e innescando una reazione che lo ha trasformato in una immensa torta volante.
Nel finale del film i bambini, a colpi di torte in faccia, avranno la meglio sui militari e riusciranno a riappropriarsi del gigantesco dolce, del quale ciascuno avrà una fetta.
Tratto dall’omonimo racconto di Gianni Rodari, la torta in cielo, è una chiara metafora della guerra fredda e pur nei toni garbati e surreali affini al romanzo di Rodari, lancia una critica ancora più marcata del militarismo e dell’autoritarismo, riflettendo il portato culturale degli anni della contestazione.
Non sorprende che alla sua uscita il film fu fatto oggetto di accese critiche, tanto da meritarsi una campagna stampa diffamatoria da parte della Democrazia Cristiana e, nel 1974, un’interrogazione parlamentare da parte del deputato missino Calabrò.
Regia: Lino Del Fra
Soggetto: Gianni Rodari
Sceneggiatura: Lino Del Fra, Luigi De Santis, Cecilia Mangini
Interpreti: Paolo Villaggio, Didi Perego, Umberto D’Orsi, Fortunato Marsala, Sandro Merli, Silvio Bagolini, Franco Fabrizi, Daniela Minniti, Massimo Cacchiani, Fernando Busini, Alfredo Colecchia, Armando Pensa, Enzo Robutti
Fotografia: Eliseo Caponera
Riprese: Ettore Duranti
Montaggio: Roberto Perpignani
Musiche: Egisto Macchi
Suono: Pietro Spadoni
Produzione: Istituto Luce
Anno di produzione: 1972
Durata: 102’
Tipologia: lungometraggio
Genere: fantastico
Paese: Italia
Distributore: INC – GOLDEN
Data di uscita: 15 gennaio 1973 (Francia), febbraio 1974 (Yugoslavia,, Belgrado Film Festival)
Formato di ripresa: EASTMANCOLOR
Formato di proiezione: n.d.
Titolo originale: La torta in cielo
Altri titoli: La tarte volante (Francia), Cake in the sky (USA)
Premi e riconoscimenti: n.d.
Scheda a cura di Francesca Caprino
Lino del Fra
Lino del Fra è nato a Roma nel 1927.
Laureatosi in filosofia e pedagogia presso l’Università la Sapienza di Roma, svolge presso lo stesso ateneo l’attività di assistente per poi dedicarsi alla critica cinematografica per riviste di settore oltre che per il quotidiano l’Avanti!.
Negli anni Sessanta inizia una brillante carriera di regista di corti e documentari, in collaborazione con la moglie Cecilia Mangini considerata una pioniera del cinema documentario, con la quale avrà un durevole sodalizio professionale, ricevendo per il suo lavoro prestigiosi riconoscimenti come il Leone D’Oro al Festival del cinema di Venezia del 1961 (con il corto “Fata Morgana”) e il Pardo d’Oro al festival di Locarno del 1977 (per il film Antonio Gramsci, i giorni del carcere).
Tra i suoi documentari più noti si ricorda “All’arme siam fascisti” diretto con la Mangini e con Lino Miccichè nel 1961, Antonio Gramsci – I giorni del carcere (1977) e Comizi d’amore ’80 (1982), .
Il regista è morto a Roma nel 1997.