Cipollino

(Hagymácska, Ungheria, 1962)

Il figlio minore di Cipollone, Cipollino, lascia la casa natale per andare a conoscere il mondo.

Durante il viaggio si imbatte nel signor Mela che lo mette al corrente che tutta la zona è dominata da un principe malvagio che tiene in soggezione tutta la popolazione. 

Gli abitanti del villaggio guidati da Cipollino, riusciranno a ottenere giustizia sui loro oppressori. 

Questa commedia musicale in bianco e nero, liberamente ispirata dall’omonimo racconto di Rodari, e ambientata in un immaginario meridione italiano, nonostante i pochi mezzi con cui fu realizzata fu trasmessa numerose volte dalla televisione ungherese. 

Due decenni dopo la regista Ilona Katkics girò una nuova versione a colori del film. 

Regia: Ilona Katkics

Soggetto: Gianni Rodari

Sceneggiatura: Koloszova Bogomoszova, Hans-Dieter Schmidt

Interpreti: Ági Mészáros, Kati Kóti, Erzsi Lengyel, László Keleti, János Horkay, Teri Horváth, Eszter Holló, Sándor Suka, Pál Beszterczei, Gyula Kamarás, Zsuzsa Csala, László Kazal, Kornél Gelley, Gyula Horváth,Latabár Kálmán

Fotografia: Ottó Király

Riprese: Tibor Mestyán 

Montaggio: n.d.

Musiche:Tamássy Zdenkó 

Suono: n.d.

Produzione: n.d.

Anno di produzione: n.d.

Durata: 73’

Tipologia: lungometraggio

Genere: fantastico

Paese: Ungheria 

Distributore: n.d.

Data di uscita: 4 aprile 1962

Formato di ripresa: n.d.

Formato di proiezione: n.d.

Titolo originale: Hagymácska

Altri titoli: n.d.

Premi e riconoscimenti: n.d.

Scheda a cura di Francesca Caprino, si ringrazia Liliia Avramenko per la collaborazione alla traduzione

Ilona Katkics

Nata a Budapest nel 1925 frequentò le scuole commerciali; conclusi gli studi, nel periodo bellico, fu arruolata nella Croce Rossa.  Dopo un breve periodo trascorso presso un’azienda farmaceutica si trasferì in Unione Sovietica dove studiò regia presso la prestigiosa Università statale pan-russa di cinematografia S. A. Gerasimo (meglio conosciuta come VGIK) di Mosca. 

Nella prima metà degli anni Cinquanta lavorò come cine giornalista per conto del Partito dei Lavoratori ungherese. 

Dal 1956 iniziò la sua trentennale collaborazione con la televisione ungherese per la quale realizzò numerosi film per ragazzi, spesso ispirati a opere di scrittori e poeti ungheresi come Mòra Ferenc e Magda Szabò.